11 marzo 2008

Ho le idee chiare

Ho le idee chiare, almeno una volta e su qualcosa. Non andrò a votare, non mi porterò all'urna, nè per annullare la scheda, nè per renderla bianca, ricordo infatti che le schede bianche e nulle,vengono ripartite nel cosiddetto premio di maggioranza.
Non mi presto a nessun gioco e a nessun premio. Sulla storia del non voto e dell'astensionismo si raccontano molte cose, alcune da fare paura, come se quelli che non votano siano figuri un po' loschi e strani, anarco-insurrezionalisti anche se silenziosi e inattivi.


Ma ho letto proprio ora mentre redigevo questo testo e navigavo in rete, una suggestiva opzione: scegliere di far parte di una percentuale astensiva non delegante, recandosi al seggio, facendosi vidimare il certificato elettorale, avvalersi del diritto di rifiutare la scheda e assicurarsi di far mettere a verbale questa opzione.

E' previsto pure allegare in calce al verbale, una breve dichiarazione in cui, se vuole, l'elettore ha il diritto di esprimere le motivazioni del suo rifiuto (ad esempio: nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta).

Questo comportamento rallenta e rende difficoltose le operazioni di voto e scrutinio (è obbligatorio compilare infatti per ogni scheda rifiutata un apposito verbale) rende inattribuibile il voto, in quanto la legge consente solo l'attribuzione delle schede contenute nell'urna al momento dell'apertura della stessa, creando una discrepanza tra percentuale votanti e voti attribuibili e di conseguenza un problema di difficile se non impossibile attribuzione (specie se il fenomeno raggiungesse quote notevoli) di seggi, infatti in linea teorica(non è mai successo) se la quantità di schede rifiutate raggiungesse la quota di voti necessaria per l'attribuzione di un seggio,tale seggio non potrebbe essere attribuito.


Quindi ci penso, eccome al modo più efficace e a me opportuno, per rendere il mio astensionismo, attivo. Sono certa che questo comportamento attirerà i soliti commenti del tipo:"Andare a votare ci dà almeno il diritto di protestare, dopo. Perché chi non vota, chi rimane a casa, non ha poi alcun diritto di lagnarsi se le cose vanno male"...
Peccato che sono le stesse persone che rimangono sempre a casa nell'intervallo delle elezioni, tra una votata e l'altra.


Ha gustosamente scritto Peppe Dantini nel suo Electionary, alla voce :" Democrazia – Forma di governo mediante la quale i cittadini scelgono liberamente da quale dittatore vogliono essere comandati" e alla voce "Campagna elettorale - Pic nic, gita fuori porta, scampagnata; molti italiani ne hanno pianificata una per il 13 aprile. Speriamo che non piova".
Io posso solo aggiungere di fare attenzione e non rimanere ingorgati nel traffico del rientro democratico, il 14 aprile...

Doriana Goracci

n.b. questa lettera è stata inviata anche a Megachip che ha aperto un dibattito tra i lettori, dal titolo: "La legge elettorale è incostituzionale"

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Personalmente ritengo che l’unica disperata reazione che si possa
tentare è lo sciopero del voto. SE si passasse dalle solite
percentuali bulgare dell’80-85 % ad un 40-45% di votanti, sarebbe una
rivoluzione poderosa. Intendiamoci: nullla cambierebbe nell’immediato
e nel pratico, perchè loro si accaparrerebbero i mille e passa posti
di disonorevoli, e tutto potrebbe procedere come sempre. PERO’ non
c’è dubbio che un esito del genere farebbe sensazione, ne parlerebbe
tutto il mondo, e questa volta il segnale alla CASTA sarebbe
veramente forte.

Anonimo ha detto...

ciao a tutti,urge al piu' presto un appuntamento per "sporcarsi le mani",di colla,di verita' sacrosante,di controinformazione.caro Sergio ,tu che sai come farlo(pur con tutti i tuoi eccessi e/o limiti,scendi IN CAMPO definitavente che l'esercito,a LiGnano,è sceso in campo.bisogna solo dara forma e struttura a un sentimento di sana e motivata rabbia,che non potra' che crescere sempre piu' con questo nuovo governo.chi sara' deluso dalle preannunsciate SCELTE IMPOPOLARI no passera' al solito vecchio politichese della sinistra,estrema o democratica...quindi campo aperto alle idee RIBELLI.
arditi noon gendarmi,neppure suore orsoline