11 aprile 2008

... ehì là davanti !! ...sbrigatevi ... sii, proprio lei che rallenta la fila ... ed io ho pure l'auto in sosta vietata ...


A leggere alcuni interventi che sono giunti sulla posta di questo blog e/o che abbiamo riscontrato su altri siti ove si discuteva di ciò che questo blog ha lanciato in forma primigenia ( la parola d'ordine " Astensione Attiva".....lo slogan "Nè un voto né un soldo" ...il concetto di "astensionismo consapevole" .....la possibilità offerta dall'art.104 comma 5° della L.361/1957.....sono nati qui e ne siamo fieri ) si ha l'impressione che i seggi elettorali siano come le casse dei supermercati al sabato pomeriggio pre-natalizio ....una ressa di individui ansiosi maldisposti verso chi non s'affretta .

Perché accenno questo ?

Perché qualcuno ( in buona fede ?...forse... ) insiste a spaventare l'elettore che si recherà colà con l'intenzione lecita di esprimere il suo rigetto della così detta "politica dell'urna" attraverso la verbalizzazione del suo rifiuto della scheda e che questo lecito ( ci ripetiamo ) gesto dovrebbe, secondo qualche mente - malata o pagata ? - generare disturbo, turbativa delle operazioni ed addirittura "boicottaggio" delle operazioni di voto .

Qualcuno afferma anche che il Presidente di Seggio "ha" la facoltà di decidere se mettere o meno a verbale le affermazioni ( lecite ! ) del cittadino-elettore ....

A questo punto, un minimo di chiarezza và fatta :

1° - Il Presidente di seggio NON dispone di facoltà discrezionali in tale situazione .
2° - Il Presidente di Seggio, in OSSERVANZA dell'art. 104 comma 5° DPR 30 marzo 1957 n° 361 DEVE recepire e verbalizzare ciò che il cittadino-elettore presenta alla sua attenzione .
3° - Il cittadino-elettore NON deve assolutamente creare disagio e/o turbativa nella sede di seggio e questo in forza del buon senso e delle civili regole di convivenza oltre che in osservanza dell'art. 44 del citato DPR .

A fronte di ciò si deduce che il comportamento del cittadino-elettore deve essere pacato, serio, consono al luogo ed alle figure istituzionali colà presenti e che nulla nel suo atteggiamento deve dare adito ad interpretazioni malevoli .
Il cittadino-elettore, nel caso si profili una reazione "astiosa" da parte del Presidente di Seggio dovrà unicamente consegnare allo stesso una copia della Legge ed informarlo che si ritira in buon ordine lasciando al medesimo tutto il tempo per leggerla ed informarsi ....dopo di che , il cittadino-elettore si ripresenterà per veder concretizzato il suo diritto .

Non si dimentichi comunque che se l'operazione di "contestazione lecita e democratica" viene immediatamente recepita dal Presidente, tutto si svolge nel giro di pochissimi minuti, certamente non superiori al tempo che un cittadino "indeciso" impiega nella cabina per decidere ( se gli riesce !! ) a quale ladro partitocratico affidare il suo futuro esistenziale,lavorativo, economico e quello dei suoi figli .

Ora, sappiamo perfettamente di aver sollevato un "polverone" togliendo dall'oblio legislativo e dall'oscurità medianica questo strumento di legge affidandolo nel contempo a quei cittadini-elettori che, desiderosi di tramutare una astensione di tipo "tradizionale" in una Astensione Attiva lo utilizzeranno e, benchè si sia consci che ciò non avverrà su scala così vasta dal costringere Bruno Vespa ad una puntata di Porta a Porta ( però...e se così magari avvenisse ? ) ugualmente raccomandiamo a questi elitari di mantenere l'alto profilo ed il nervo saldo di chi si appresta a fare qualcosa di assolutamente nuovo ed inaspettato perchè essi non rappresentano in quel momento unicamente se stessi ma bensì tutta la folla degli astensionisti "passivi" ovvero sono una avanguardia di una realtà numericamente altissima che non ha ancora il coraggio di mostrarsi pubblicamente .

Un saluto astensionista a tutti .

Sergio De Biasio - Comitato Astensione Attiva - Friuli V.G.

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